comunicato n°192 del 12 giugno 2013

Tutto tace

O ci si vergogna, o c’è un interesse, particolare. Dopo tanti anni d’assenza il personale delle Esterne Rai ha realizzato l’ultima del ciclo “Un medico in famiglia”. Questa fiction, già andata in onda, sembra aver riscontrato un certo successo, sono aumentati gli ascolti e le immagini e i suoni sembravano frutto di professionismo anche a noi del mestiere.

Tutto tace, ma forse la rifaremo. Nella Rai di una volta, a prodotto ultimato, se non c’erano state contestazioni, se i tempi erano stati rispettati o ridotti, se non c’erano stati problemi di montaggio, se il personale interessato aveva soddisfatto tutte le aspettative, arrivava al dirigente di settore una lettera di ringraziamento, perlomeno per l’oculata scelta del personale operativo. Tutto tace.

Certo non sono le gratificazioni quelle che cerchiamo, cerchiamo invece il riconoscimento implicito del macro errore commesso nell’indirizzare tutto verso l’appalto. L’errore di tirare a campare e a far campare invece di favorire lo sviluppo di una Mercedes italiana. L’errore d’attribuire il potere d’appaltare a capi redazione, vicedirettori e direttori vari che si bagnano al solo pensiero d’usarlo. L’errore di favorire fatti di corruttela da una parte e sfruttamento del bisogno dall’altra. 1284 milioni d’euro di costi esterni nel 2012.

Crediamo che il Direttore Generale sia oberato da tante faccende, forse anche faide interne, ma ci auguriamo che ce la faccia a rispettare gli impegni presi.

Noi gli crediamo perché riusciamo ad immaginare quanto sia difficile innescare il cambiamento. Forza Direttore: svoltiamo! Proviamo a portare dentro un’altra produzione, una in più l’anno, così invece di tacere ce la:

cantiamo e suoniamo da soli.

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