Un mondo al contrario
comunicato n°250 del 3 novembre 2023
Un mondo al contrario
In un mondo lavorativo al verso giusto un’azienda, prima si assicura vi sia il personale qualificato magari giovane e di recente assunzione e dopo pensa all’incentivazione all’esodo, ma questo non è il caso della Rai.
In Rai il mondo gira al contrario, prima si pensa a mandare a casa il personale d’esperienza arrivato all’età pensionabile e poi ci si accorge che i reparti si svuotano e che gli appalti costano troppo ed allora ci si ricorda delle selezioni e via discorrendo, ma nel frattempo gli anni passano.
Chiaramente nel mondo al verso giusto anche gli investimenti tecnologici guadagnerebbero dall’incremento del personale qualificato, ma questo non è il caso della Rai
Nel nostro bellissimo mondo al contrario dopo aver investito milioni in sviluppo tecnologico ci si accorge che di personale non ce n’è e si lasciano studi, squadre e set esterni belli vuoti in attesa di qualcuno che si ricordi di assumere i professionisti forse ma badate bene forse per dare un senso a queste spese.
Quindi prima che questo mondo vada a rotoli consigliamo fortemente all’azienda di farsi un bel esame di coscienza ed assumere anche velocemente quegli operatori, tecnici e quant’altro necessario a far andare avanti la baracca, le selezioni le abbiamo già fatte e le liste degli idonei sono lì ad aspettare.
A casa nostra il personale è impegnato a coprire gli studi della Dear e di Mecenate mentre sui pullman manca personale per coprire il quadricamere Ita475, gli studi di borgo e Chigi e le varie emergenze al Quirinale
Cordiali saluti
Il direttivo ARE