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Comunicato ARE n°257 del 07 aprile 2025
VIDEO MAKER: SOLUZIONE O ESCAMOTAGE?
Da sempre, nelle produzioni televisive, il ruolo dell’operatore di ripresa è fondamentale.
In passato, per far fronte alle esigenze di organico, la Rai e le altre emittenti televisive, si avvalevano di numerosi
lavoratori a tempo determinato, in par<colare operatori di ripresa.
Tuttavia, con il cambiamento della norma<va sui contra? a termine, questa pratica è stata eliminata, lasciando
spazio quasi esclusivamente a collaborazioni con partita IVA.
Negli ultimi anni, nel mercato televisivo si è affermata la figura del videomaker, un professionista incaricato di
occuparsi della creazione, produzione e montaggio di contenuti video.
Secondo il CCNL e gli accordi sindacali del 2018, il videomaker (programmista multimediale) dovrebbe ideare e
realizzare riprese audiovisive, consegnando un prodotto finito in completa autonomia.
Inoltre, il suo utilizzo dovrebbe essere limitato a contesti di ripresa semplice e produzioni non complesse.
Tuttavia, la realtà è ben diversa. Assis<amo sempre più frequentemente a un uso improprio del videomaker a
partita IVA, in aperto contrasto con quanto previsto dal CCNL. In molte situazioni, invece di impiegare operatori
di ripresa, vengono contrattualizza< videomaker che, di fatto, svolgono solo riprese, senza occuparsi di
montaggio o ideazione. Spesso lavorano sotto le direttive di un regista o programmista regista e in presenza di
un autore, senza alcuna autonomia crea<va. Ancora più grave è la prassi, ormai consolidata, di impiegare
simultaneamente due o più videomaker sullo stesso set per intere puntate di trasmissioni, in condizioni che
esulano dal concetto di “ripresa semplice”.
Le conseguenze di questa situazione sono molteplici: dall’uso improprio dei turni di montaggio, con un
conseguente aumento dei cos<, alla sostituzione delle troupe interne o di quelle esterne assegnatarie di appalti,
fino alla presenza non sempre necessaria di autori in trasferta, con ulteriori spese a carico delle produzioni.
Alla luce di questi fatti, chiediamo un intervento urgente dell’Azienda per chiarire e regolamentare l’impiego del
videomaker con partita IVA, affinché sia u<lizzato esclusivamente secondo quanto previsto dal CCNL:

  • in completa autonomia, senza operare sotto le direttive di un regista o autore;
  • fornendo un prodotto ultimato, senza il ricorso a salette di montaggio o montatori
    interni/esterni;
  • nel rispetto del vincolo di u<lizzo in un contesto di ripresa semplice e non per produzioni complesse.
    È necessario un controllo serio su questi comportamenti e, se necessario, un intervento da parte di RUO o
    dell’Auditing per garantire il rispetto delle regole e la tutela delle professionalità coinvolte.
    Il Consiglio Direttivo