Comunicato  del 28/02/2000

…Siamo veramente incazzati.

E’ chiaramente emerso dall’ultima assemblea delle R.E. di Roma.

Elenchiamo sinteticamente le preoccupazioni e le domande poste ed invitiamo tutti i colleghi a rifletterci sopra.

  • La plurimansione non ha fine, l’ultima variazione relativa alla figura dello specializzato e del capo squadra ha causato solo confusione e contrasti tra gli interessati, l’unica cosa che importa è occupare una casella.
  • Ormai consolidati i passaggi ad operatore di ripresa senza selezione e con bonus sindacale, stiamo per assistere a procedure simili per le promozioni a direttore della fotografia? Capacità professionale e anzianità sono ancora i necessari requisiti o, visto che è Carnevale, basta salire sul carro del funzionario di turno?
  • Dove sta l’opportuno investimento e la capacita imprenditoriale se lavoriamo ancora con mezzi storici ed apparati d’annata. Per quanto tempo la professionalità individuale riuscirà a sopperire all’avanzata tecnologia degli appalti?
  • Lo stravolgimento delle figure professionali, senza trattativa alcuna ha determinato un considerevole abbassamento del livello di qualità ed una crescente e diffusa demotivazione.
  • La quotidiana “emergenza” nasconde una vistosa carenza d’organico e ad aggravare la situazione ci sono: i continui prestiti e trasferimenti ad altri reparti o sedi funzionali a politiche personali, il blocco del turn-over dei colleghi andati in pensione e la nostra comunione ed assistenza agli appalti, in modo che crescano opportunamente ed imparino a spese Rai.

Ci domandiamo, con sempre maggiore insistenza, se il mandato all’attuale dirigenza sia di chiudere le Riprese Esterne di Roma o se invece, sia il risultato di una gestione che cerca solo d’apparire.